Slide toggle

Benvenuti nel mondo di Arry Design

Siamo una coppia di giovani artigiani del bergamasco che progettano e costruiscono a mano giocattoli educativi per bambini da 0 a 6 anni. Giochi e strumenti educativi personalizzati, per bambini curiosi e genitori consapevoli.

Hai Domande?

Via Ca' Gavazzeni 3/A 24030 Strozza (BG) +39 3452370413 veronica.arrydesign@gmail.com

Bambini e Sessualità – da che età e perchè parlarne

Una volta affrontate le premesse su tabù e definizione del termine sessualità, possiamo passare a un paio di domande più concrete.

DA CHE ETA’?

La domanda più gettonata in assoluto, forse anche perché sottende una richiesta implicita di poter rimandare e procrastinare il più possibile qualcosa che ci mette a disagio.

“Purtroppo” la risposta è “da subito”.

Dal lato fisico la sessualità è presente nei bambini fin da prima del parto. Sono state documentate tramite ecografie e vari studi come i bambini maschi siano già in grado di avere un’erezione nell’utero e come la stimolazione dell’organo pelle generi piacere (o dolore) anche se il cervello non è ancora sviluppato adeguatamente per registrare gli stimoli.

Dal lato cognitivo, si può iniziare a parlare di sessualità fin da quando da piccolissimi iniziamo ad interagire con loro toccando, indicando e nominando le varie parti del corpo.

Per le spiegazioni più “dettagliate” dipende anche dall’interesse dei bambini, ma generalmente già dai 2 anni si può tranquillamente iniziare a parlare di gravidanza per esempio.
Questo “aspettare che sia il bambino a chiedere”, però, non ci impedisce di far notare alcuni aspetti e meccaniche facendo osservazioni sul mondo che ci circonda (persone incinta, bambini appena nati, libri, etc.)

PERCHE’?

A volte le ansie e i dubbi ci portano a pensare che la scelta corretta sia ricadere nell’ “aspetto che me lo chieda lui”.
L’obiettivo di base è che i bambini percepiscano che possono parlare con noi, sollevare questioni e porre domande, a prescindere dall’argomento.
Questo va contro l’idea che a volte ci portiamo dietro del “discorso” da fare in un determinato momento non meglio precisato durante la crescita.
Il voler fare “the talk” sembra allettante per noi adulti, perché ci consente di pensare che possiamo ridurre tutti gli sforzi ad un singolo momento circoscritto nel tempo.

Ma analizzando la cosa è decisamente contro producente: perché noi, avendo evitato di parlarne per la maggior parte del tempo, saremo estremamente in imbarazzo e, magari nell’ottica di finire il prima possibile, eviteremo di trattare determinati aspetti o non riusciremo ad analizzare le reazioni ed eventuali richieste implicite di approfondimento. Per loro perché, non avendone mai parlato con noi, saranno estremamente in imbarazzo e sarà molto più probabile che non registrino le informazioni perché troppo concentrati a cercare di tagliare il discorso e dimenticarsi che sia mai successo.

Se invece iniziamo a mostrarci aperti anche a parlare di questo argomento, magari esplicitando comunque l’imbarazzo, aumentiamo le probabilità che nel momento in cui sorgono loro dei dubbi, cerchino noi per ottenere risposte.

Perché l’alternativa, banalmente, è l’internet o gli amici.
E quindi una serie di contenuti non filtrati da noi, spesso pensati per adulti, e spesso non troppo realistici.

Avendo approfondito il perchè sia importante e da che età parlarne, capire da quali argomenti è bene iniziare, possiamo affrontare abusi, sesso e masturbazione, e passare anche ad alcune domande e situazioni molto specifiche e più comuni di quanto si possa pensare.

Oppure a vedere il video di recap con tutte tutte le info, qui.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *