La scelta del servizio educativo a cui iscrivere il proprio figlio è potenzialmente molto impegnativa. Già solo per il fatto che impatterà sulla vita di tutti i componenti della famiglia.
Aggiungiamoci la pressione di sapere che i primi sei anni di vita sono fondamentali per lo sviluppo e la determinazione del sé anche da adulti, e diventa davvero comprensibile come il dover selezionare una o l’altra scuola diventi un problema che può togliere il sonno.
Ovviamente questo articolo non serve a dirvi “è questo il servizio perfetto!”, perché ogni singola famiglia deve trovare non il servizio perfetto in assoluto, ma il servizio perfetto specificatamente per loro.
E, quindi, quello che può fare questo articolo è creare un elenco di alcuni punti che si potrebbero considerare quando si cominciano a leggere i pof e andare ai vari open day.
Aggiungo anche che, avendo un’impostazione da fascia 0-3, alcune delle mie priorità sono molto più marcate rispetto a quello che normalmente viene menzionato nella fascia dell’infanzia.
Gli studi e le ricerche educative e pedagogiche degli ultimi anni hanno dimostrato che un’impostazione empatica e accogliente consente al bambino di sviluppare competenze e abilità in autonomia, anche nella fascia 3-6 (e oltre!).
E partiamo subito con il dire che anche il costo e la vicinanza sono due fattori rilevanti.
Perché comunque impattano sulla vita di tutta la famiglia e dovrebbero essere considerati insieme agli aspetti educativi.
Scegliere il servizio che più si allinea con la nostra linea educativa non necessariamente è la scelta migliore se poi ci costringe a una routine forzata che ci rende costantemente irritati e irritabili.
Cerchiamo quindi di non sottovalutare i fattori organizzativi e pratici, soprattutto visto che l’ideale sarebbe confermare la stessa scelta negli anni successivi per poter mantenere una costanza educativa e a livello di contesto.
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