Ci avviciniamo alla fine dell’estate e, quindi, all’inizio dell’anno scolastico e che si tratti di scuola dell’infanzia, asilo nido, sezione primavera o servizi alternativi al nido, nella fascia prescolare lo scoglio e la preoccupazione più grossa per genitori di solito è il DISTACCO.
Il momento dei saluti porta con sé preoccupazioni che possono essere più o meno accentuate a seconda di vari fattori: carattere degli adulti coinvolti, aspettative, reazioni che i bambini hanno avuto in precedenza nei momenti di separazione dai genitori, articoli e racconti letti in giro e varie ed eventuali non necessariamente connesse direttamente con questa tematica.
Le modalità che i diversi servizi utilizzano e propongono alle famiglie varia e nel corso degli anni si stanno diversificando, anche se tendenzialmente nella fascia 0-3 l’attenzione è maggiore e i tempi dedicati all’ambientamento sono decisamente più rilassati e dilatati rispetto a quelli che vengono proposti nei servizi della fascia 3-6.
Sia che l’ambientamento duri 2 settimane e mezzo, 3 giorni interi con il metodo svedese o 2 giorni graduali senza presenza dell’adulto in sezione, è innegabile che il primo periodo all’interno di un servizio educativo è sinonimo e fonte di ansie e timori sia per gli adulti, sia per i bambini.
Ci sono diversi aspetti che possono essere trattati e approfonditi quando si parla di ambientamento e distacco, ma in questo frangente vorrei dare un paio di linee guida, senza entrare nel merito dei pro e i contro di ciascuna metodologia e delle singole strutture.
Anche perché non sempre la modalità di ambientamento della struttura è un parametro così rilevante nella scelta del servizio.
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